La chiesa originariamente romanica (secolo XIII), fu ampliata nel corso del XIII e XIV secolo e parzialmente ricostruita nel XVI secolo (la data 1575 è incisa sull’angolo sinistro della facciata). A questo periodo appartengono la facciata romanica con il campanile a vela, il portale ed il rosone.
La chiesa presenta una pianta quadrata ad unica navata, coperta a capriate con due monofore sul lato destro. All’interno sono presenti apprezzabili opere d’arte. Nel catino absidale, troviamo il Transito della Madonna o Dormitio Virginis un affresco del 1536 eseguito su commissione della comunità locale da Jacopo Siculo (Giacomo Santoro da Giuliana), splendido esempio di pittura italiana del sec. XVI della Scuola di Raffaello e presenta caratteri assai particolari. Secondo la leggenda di Jacopo da Varagine gli ebrei tentarono di rovesciare e trafugare il feretro di Maria ma vennero cacciati da un Angelo. Espressivi i volti degli Apostoli e del Battista. Sullo sfondo il paesaggio naturale e il castello di Vallo, e tra gli apostoli manca San Tommaso che viene raffigurato dietro lontano dal gruppo con una veste celeste, un mantello rosso e con in mano una cinta.
Nella parte alta del catino dell’abside l’Incoronazione della Madonna e In alto sul fronte dell´arco l’Annunciazione. Ai lati le figure di S. Sebastiano e S. Rocco a grandezza naturale. Dello stesso autore è anche un Cristo in pietà e simboli della Passione. Sono presenti altri numerosi dipinti del XVI secolo oltre ad alcune reliquie che coprono il periodo dal 1722 al 1814. Lungo le pareti laterali della chiesa, infine, le quattordici stazioni della “Via Crucis” risalenti al 1749. All’ingresso il Fonte Battesimale e acquasantiera in pietra che risale al XVI secolo.
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