La chiesa di San Giovanni Battista si trova nei pressi del cimitero, ai piedi della collina su cui sorge l'attuale paese.
La prima menzione dell'edificio risale al 25 novembre 1345 in occasione dell'investitura delle decime concesse dal vescovo di Acqui, Guido II dei Marchesi di Incisa al feudatario Matteo Scarampi. Nel testo dell'investitura si ricorda che tale diritto era già stato concesso dai vescovi di Acqui ai Signori di Roccaverano sin da prima del Concilio Lateranense IV del 1215, pertanto da ciò si può dedurre che l'origine della chiesa di San Giovanni risalga almeno all'inizio del secolo XIII. In effetti gli unici elementi dell'attuale costruzione sicuramente attribuibili all'epoca romanica sono i primi due ordini del campanile, con archetti ciechi pensili. Si ritiene che il campanile fosse staccato dall'edificio della chiesa, di cui oggi non rimane traccia.
L'interno, ad una sola navata, è quasi interamente coperto da affreschi, di autore anonimo, ma ritenuti di Maestro di scuola cuneese del tardo quattrocento che rappresentano il Cristo in croce (andato perduto per la successiva apertura di una finestra!) circondato dai dodici Apostoli; sulla volta sono rappresentati i quattro Evangelisti mentre sui fianchi ci sono varie scene della vita di san Giovanni Battista. Sulla parete destra della navata ci sono altri affreschi quasi certamente eseguiti da un altro Maestro anonimo in epoca leggermente posteriore.
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