La facciata è in stile rinascimentale, suddivisa da lesene doriche e da cornici; Nel Settecento essa subì significative modifiche.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate concluse dal transetto sul quale si erge la cupola, ricavata all'interno di un tiburio ottagonale visibile dall'esterno. Un'ampia balaustra in marmo policromo, realizzata su disegno di Filippo Juvarra, divide la parte riservata ai fedeli dalla zona presbiteriale.
La chiesa di San Cristoforo merita un posto particolare nella storia dell'arte per le opere di Gaudenzio Ferrari che vi sono conservate, opere che furono eseguite tra il 1529 ed il 1534 e che rappresentano uno dei punti più alti della produzione pittorica dell'artista di Valduggia.
Nel 1529 venne stipulato un contratto in cui Gaudenzio Ferrari si impegnava ad eseguire, assieme ad altre tavole minori, una pala lignea da porre sulla parete di fondo dell'abside; con lo stesso contratto egli e si impegnava altresì ad affrescare l'intero presbiterio.
Non tutto quanto previsto dal contratto fu realizzato, ma l'insieme delle opere eseguite dal Ferrari formano un complesso grandioso. Trasferitosi a Vercelli per eseguire i lavori nella chiesa, egli vi lavorò, sia pure non ininterrottamente, per circa cinque anni.