Ricordata dal 1068 e modificata nel 1331, è stata rimaneggiata nel XVII e XVIII secolo.
L'interno, a tre navate, è caratterizzato da pilastri e lesene con capitelli corinzi in pietra grigia che risaltano sul bianco dell'intonaco. Sopra la navata maggiore sono collocate alcune vetrate moderne con busti di santi.
Fra le opere, un'Annunciazione in legno scolpito e dipinto di scuola pisana (1390-1400 ca.) detta Madonna dell'Acquavino; San Michele e San Sebastiano, attribuiti ad Agostino Ciampelli; la Liberazione di San Pietro di Alessandro Tiarini (1605-1606); una Madonna col Bambino e angeli, tavola della seconda metà del XIV secolo. Sull'altare maggiore, grande Crocifisso ligneo della seconda metà del XVIII secolo. Dietro l'altare, un pregevole coro ligneo.
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