La chiesa della Madonna del Ponte si chiama così perché è costruita su un ponte a tre archi (il Ponte di Diocleziano). Nel 1088, restaurando il Ponte dopo un terremoto, si ritrovò un'antica statua della Madonna col Bambino: l'evento, ritenuto miracoloso, portò a ribattezzare questa icona Madonna del Ponte e fu costruita una cappella per custodirla sul ponte stesso. Verosimilmente, la statua è un'antica icona bizantina, murata in un arco del ponte nell'VIII secolo per sottrarla agli iconoclasti. La crescente devozione popolare portò, sul finire del XIV secolo, a costruire in luogo della cappella una chiesa che coprì interamente il ponte. Nel 1513 fu ampliato anche il ponte, costruendo l'attuale Corridoio.
La chiesa visibile oggi è stata edificata tra il 1785 ed il 1788. La facciata fu iniziata nel 1800 ed è rimasta incompiuta nella parte superiore. L'interno, a navata unica, presenta paraste con capitelli corinzi che sostengono le volte lungo tutti i muri perimetrali. Nelle pareti laterali si trovano altari neoclassici con dipinti, di questi tre possiedono anche nicchie con statue di Santi. Sulla destra si apre la cappella del Santissimo Sacramento. Gli affreschi delle volte sono opera del pittore napoletano Giacinto Diano. Tutta l'architettura della chiesa valorizza nell'alternanza dei chiaroscuri, la bellezza della piccola nicchia con l'antica statua della Madonna del Ponte, situata in fondo al presbiterio e sempre illuminata dall'occhio della cupola.
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