Il castello di Savignone, attualmente in rovina, fu un tempo fortezza e residenza padronale nonché oggetto di battaglie ed assedi. È anche un luogo di leggende. Si trova incastrato su un roccione di puddinga, denominato "Conglomerato di Savignone", che sovrasta da un'altezza di 150 metri il comune di Savignone, nell'alta valle Scrivia.
Il suo recinto murario è rafforzato a meridione dalla torre o bastione semicircolare e difeso naturalmente dall'altro lato dal precipizio. La torre collocata all'estremo meridionale, è massiccia, con una pianta a "ferro di cavallo", cioè rettilinea verso l'interno e circolare verso l'esterno delle mura. Parzialmente intatta nei primi piani all'esterno, dove si apre con un finestrone al piano superiore e una cannoniera al piano dei sotterranei.
Il castello è strutturato su due livelli in alzato, in base al terrapieno del bastione e agli ambienti sotterranei o seminterrati ad esso collegati, sfruttando il ripiano del roccione su cui si erge. In pianta al centro della cinta muraria sta il cortile, che corrispondeva alla piazza scoperta in cui si radunavano i militi. Ad esso si accede da una angusta scala che viene dai sotterranei.
Sul lato sud è il torrione, strutturato su due livelli; a nord i resti dell'abitazione signorile, munita a grande altezza di piccole finestre; al centro, ciò che rimane di una piazzola per i soldati, raggiungibile attraverso una stretta scala proveniente dai sotterranei.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.