Il castello di Lombardia odierno affonda le sue radici in un maniero che i Sicani, incalzati dall'avanzare dei Siculi oltre due millenni fa, eressero sulla parte più alta della montagna, 970 m circa s.l.m., su cui fondarono Henna.
La fortezza consentì alla città, che nacque attorno ad essa, di assumere un ruolo di primo piano prima nel popolo sicano, un cui re visse tra le mura del maniero, e poi tra le polis greche dell'Isola, divenendo un'ottima roccaforte militare tanto difficilmente espugnabile che i Romani dovettero passare dalla rete fognaria per conquistarla.
Nel 1130 il normanno Ruggero II di Sicilia fece restaurare l'antica fortezza sicana che con il passare del tempo divenne nota con il nome di castello di Lombardia per la presenza nel vicino quartiere cittadino di una colonia lombarda formatasi con la conquista normanna dell'isola. Erano lombardi anche i fanti messi a guardia della fortezza.
Un secolo dopo, l'architetto Riccardo da Lentini su incarico della corte degli Svevi ristrutturò il castello, innalzando 20 bellissime torri per rafforzare gli imponenti muraglioni stretti attorno agli atri residenziali, ove soggiornò Federico II di Svevia durante i periodi estivi.
L'avvento dei Borbone, avversi a Enna, e lo sviluppo dell'artiglieria portarono il Castello di Lombardia a un declino che lo vide trasformato in prigione da cui era impossibile evadere. Dal secolo scorso è divenuto, però, la maggiore attrazione turistica di Enna e il monumento medievale più importante della provincia.
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