La cosiddetta Tur d'Amun, sita a monte del borgovecchio di Bardonecchia, nacque probabilmente a partire dalla seconda metà del XII secolo con funzioni militari, per poi divenire residenza dei signori del luogo, dapprima i De Bardonnèche, quindi i de Jouffrey, ad essi succeduti nel Seicento.
Grazie alla sua posizione, il castello controllava gli sbocchi dei due valloni del Frejus e della Rho ed era visivamente in comunicazione con il castello di Bramafam. Acquistato dalla Comunità di Bardonecchia nel 1670, il complesso cadde in decadenza nel corso del Settecento, tanto che nel 1866 ne rimaneva solo la torre centrale. Quest'ultima, originariamente alta 21 metri, era conservata fino all'altezza della merlatura ancora negli anni Venti del Novecento, quando una serie di crolli progressivi la portarono a divenire un rudere.
L'intera area fu acquistata nel 1998 dal Comune di Bardonecchia, che ha promosso una serie di indagini archeologiche grazie alle quali è stato possibile riportare alla luce buona parte delle strutture. In particolare, sono attualmente visitabili il torrione, di cui sono stati recuperati i primi due piani fuori terra, parti della piccola torre orientale, tratti della cinta muraria che delimitava il complesso a valle, le torri circolari del lato meridionale e alcuni vani di servizio.
Oggi, presso la Tur d'Amun è allestito un parco archeologico che, mediante pannelli autoguidati, consente di indagare le strutture, la loro storia e l'evoluzione nel corso del tempo.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.