Nei diversi ambienti le opere, gli arredi e le suppellettili occupano gli spazi e gli identificano secondo la disposizione che l’artista stesso gli aveva dato e danno luogo ad un percorso intenso e ricco di suggestione che racconta il pensiero di questo straordinario protagonista dell’arte del Novecento italiano.
La casa studio sita in Via Baccheretana 306 è, oggi, il luogo che Quinto desiderava fosse: un luogo aperto ed inclusivo, nel quale si continuano ad avvertire la presenza e la poetica dell’artista che della sua opera diceva: “Spesso mi accade di pensare alla mole di lavoro che ho fatto e che ho nelle mie stanze. Tutto quello che ho è il mio diario, forse il vero diario della mia vita. Certamente quello più vero e più segreto e di difficile lettura”.
La casa dialoga e completa un percorso artistico e di ricerca continua con il Parco Museo: assieme riflettono l’esperienza artistica ed umana del maestro e, compendio l’una dell’altro, costituiscono un complesso museale unico: testo d’eccellenza per lo studio della figura di Quinto.