Inaugurata e aperta al pubblico con il nome di “Museo Alternativo Remo Brindisi” la struttura, opera dell’architetto designer Nanda Vigo, si articolava in due funzioni distinte: di abitazione per le vacanze di Remo Brindisi e della sua famiglia e di museo per accogliere la sua ricca collezione.
Si tratta di un esperimento complesso, di abitazione-laboratorio, ma soprattutto di uno spazio culturale sperimentale nato con l’intendimento di definire un rapporto diretto tra le arti visive, dall’architettura al design, dalla pittura alla scultura.