La costruzione della villa di Cellatica risale al 1976 e riprende il modello della domus romana, scandita lungo undici ambienti imperniati attorno alla vasca quadrangolare centrale, un impluvium in origine, successivamente trasformato in funzione dell’esposizione di una parte delle collezioni. La casa è caratterizzata da un grande portico esterno che collega gli spazi di servizio, oggi adibiti a servizi museali, col ninfeo. L’architettura è circondata da un giardino all’italiana di oltre tremila metri quadrati.
La collezione della Casa Museo si compone di oltre ottocento opere tra dipinti, sculture, arti applicate e arredi. Tra i capolavori si segnalano opere di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi, Boucher, accanto a preziosi arredi barocchi e rococò principalmente francesi e veneziani e straordinari oggetti d’arte applicata del XVII e XVIII secolo. Capolavori assoluti sono: la coppia di Commodes del 1789 di Giuseppe Maggiolini con tarsie di Andrea Appiani e il Tavolo ottagonale in pietre dure realizzato tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento nella Galleria dei Lavori di Firenze.