Palazzetto nobiliare ottocentesco in stile neoclassico siciliano e abitazione dello scrittore. Nei vari ambienti abitativi quali l’alcova, lo studiolo e la biblioteca, sono presenti gli arredi nobiliari, ritagli di giornale, stampe e fotografie risalenti alla giovinezza dello scrittore, un servizio da fumo, due acqueforti di Telemaco Signorini raffigurante la Firenze Vecchia e una vignetta umoristica di Ugo Fleres. Tra i beni di rilevanza storica, una lettera di protesta contro l’occupazione francese volta a fermare i moti risorgimentali italiani. All’interno del museo è custodito il patrimonio librario antico di 1300 volumi dell’ex biblioteca dei Padri Cappuccini.