Grande protagonista della storia e del dibattito dell’architettura italiana del secolo scorso, l'architetto Giovanni Michelucci ha segnato le prime esperienze del moderno con la Stazione ferroviaria di Firenze (1932), passando per il grande momento di ripensamento disciplinare con i progetti per la ricostruzione di Firenze del secondo dopoguerra, rinnovandosi ancora con il ciclo delle architetture religiose degli anni sessanta e settanta culminato con la Chiesa dell’Autostrada, sino alla straordinaria vitalità degli ultimi progetti, quali il Giardino degli Incontri al carcere di Sollicciano a Firenze e il complesso teatrale per la città di Olbia.