Quello che fu lo studio dell'architetto Franco Albini (Robbiate, 1905 - Milano, 1977) è stato trasformato in un museo di architettura e design. L'iniziativa è della fondazione intitolata ad Albini, per ricordare l'opera di questo architetto, che nella prima metà del secolo scorso fu tra i principali esponenti della corrente razionalista. Lo studio-museo è situato in una palazzina di via Telesio 13, in cui continuano a lavorare il figlio di Albini, Marco, ed il nipote Francesco, pure architetti.
Vi sono raccolti 22 mila disegni, seimila foto d'epoca, 2.500 diapositive, documenti, lettere, libri, riviste. Sono inoltre esposte diverse creazioni di design di Albini, che pure svolse un'intensa attività in questo campo.
Vi figurano il prototipo originale della libreria "Veliero" (1938), sorretta da cavi d'acciaio e montanti obliqui; la lampada "Mitragliera" (1938); la "Radio di cristallo" (1940); il tavolino minimalista "Cigognino", esposto al Museum of Modern Art di New York; diverse versioni della seduta "Luisa" (1955), con cui Albini vinse il Compasso d'Oro. Questo studio-museo di Albini si aggiunge agli altri analoghi che a Milano ricordano i grandi architetti del secolo scorso, vissuti in questa città: Achille Castiglioni, Piero Portaluppi, Aldo Rossi e Vico Magistretti.