L'attuale assetto dell'edificio risale al restauro del 1926, che si ispirò al gusto neo-romanico in voga nei primi anni del regime fascista e non curò la salvaguardia dell'architettura originaria. L'interno del 'Cardello' costituisce invece un raro e splendido esempio di abitazione signorile romagnola dell'Otto-Novecento e sotto questo aspetto può essere considerato un vero e proprio museo. E' doveroso segnalare due piccoli locali che il restauro del 1926 ha integralmente rispettati, la camera da letto di Oriani, col letto in cui morì il 18 ottobre 1909, e lo studio con i circa 600 libri della sua biblioteca privata.