La Casa dei Crescenzi, precedentemente nota come Tor Crescenzia, Tor Monzone, Casa di Cola di Rienzo e Palazzo di Pilato, è un'antica residenza medievale di Roma, situata nel Foro Boario, nel rione Ripa, su Via Luigi Petroselli, collocato tra il Tempio di Portuno e il nuovo Palazzo dell'Anagrafe, in un contesto urbanistico completamente diverso da quello in cui era inserito fino agli anni 1930.
L'edificio fu costruito tra il 1040 e il 1065 da un Niccolò, figlio di Crescenzio e Teodora, per controllare gli antichi mulini di Roma e il Ponte Emilio, sul cui transito la famiglia faceva pagare un pedaggio. L'edificio ha due piani (attualmente restano il piano terra e parte del piano superiore) e secondo le usanze dell'epoca, la struttura incorpora numerosi elementi architettonici di antichi edifici romani, tra cui le pareti, probabilmente resti di un bagno bizantino. La sovrapposizione caotica di stili e elementi è evidente nei capitelli in argilla sopra semicolonne sul lato sinistro, nelle mensole con cupidi, nel cornicione con beccatelli e nei resti della struttura a sbalzo, elementi che mostrano le numerose ristrutturazioni dell'edificio. Nelle parole di Jeremiah Donovan, "La casa è costruita di mattoni e modificata dalla decorazione, costituita da frammenti eterogenei di sculture antiche in marmo e semicolonne barbare e pilastri in mattoni gettati insieme, senza alcun riguardo per il buon gusto e dei principi di architettura" ("Rome Ancient and Modern", 1844). Ancora oggi gli archeologi non sono stati in grado di identificare esattamente tutti i vecchi edifici da cui sono stati ricavati questi elementi.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.