Fatta erigere per la difesa della città dall’Imperatore Aureliano tra il 271 e il 275 d.C., la cinta muraria originariamente si sviluppava per circa 18 chilometri, di cui oggi poco più di 12 ne sono conservati.
In particolare, il tratto di Mura compreso fra Porta Asinaria e l'Anfiteatro Castrense, affiancato dall'odierno Viale Carlo Felice, è uno dei più imponenti dell'intera fortificazione ed è costituito da due gallerie ad arcate sovrapposte, dovute dall'esigenza di attraversare una piccola valle solcata da un rivolo, nota in epoca moderna come la marrana di San Giovanni, che si trovava tra la linea delle mura e la villa Wolkonsky, oggi residenza dell’Ambasciatore britannico in Italia.
Papa Sisto V (1585-1590) intervenne per primo nella sistemazione della fascia muraria; con opera di riempimento della valle, realizzando il rettifilo che congiungeva la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e quella di San Giovanni in Laterano. Questo intervento di colmatura venne poi completato da Papa Benedetto XIV (1740-1758) in occasione del Giubileo del 1775, il quale operò un collegamento diretto tra la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e quella di San Giovanni in Laterano, mediante la creazione di un viale alberato.
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