In origine la struttura a due navate di stile romanico ha subito varie trasformazioni di stili e di volumetrie. Dopo l'ultimo ampliamento nel Seicento si presenta suddivisa in tre navate da due serie di quattro archi e con il suo caratteristico campanile tardo-romanico. Dell'epoca romanica conserva anche le monofore, il soffitto a cassettoni, mentre dell'epoca barocca la facciata principale, il transetto e l'abside.
Al suo interno sono custodite tavole pittoriche ed affreschi di spessore artistico. Un pavimento maiolicato del XV secolo, con quattro esagonette intorno al tozzetto centrale, presenta decorazioni con profili umani di origine islamica e delle scritte allegoriche di sapore tardo gotico. L'opera di maggiore rilievo è il polittico del 1472 di Pavanino da Palermo, che raffigura la Madonna con Bambino in trono, con san Pietro e san Giovanni ai lati, mentre sulla cimasa, in pannelli cuspidali, sono riprodotte la Crocifissione e due scene dell'Annunciazione.
Nella navata di sinistra meritano di essere menzionati: l'olio su tela di santa Caterina d'Alessandria (XVII secolo), il confessionale ligneo (XVII secolo), la scultura lignea del crocifisso e della Madonna Addolorata (XVII secolo), l'affresco raffigurante le tentazioni di sant'Antonio, il mosaico di artisti fiorentini raffigurante san Costabile con la Madonna de Gulia.
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