L’antico centro di Gabii si inserisce nello scenario dei grandi centri laziali esistenti al momento della nascita di Roma e rientra, unitamente a Tibur e Praeneste, tra le città che controllavano la bassa valle dell’Aniene e gli accessi alla valle del Sacco e del Liri e come tale costituì un epicentro politico e culturale di fondamentale rilevanza nel Latium vetus.
Il sito di Gabii per le sue caratteristiche rappresenta oggi un contesto di ricerca straordinario. Dagli scavi svolti in passato è possibile rilevare come, al di sotto del terreno di campagna, siano ancora in gran parte conservate le principali strutture e gli edifici della antica città. Infatti successivamente all’abbandono del sito, alla metà dell’XI secolo, l’area, adibita ad uso agricolo, non è stata più oggetto di interventi costruttivi e di trasformazione, che in altre aree hanno irrimediabilmente cancellato le tracce delle frequentazioni passate. Pertanto la progettazione di un programma di indagini mirato può consentire di acquisire nuove informazioni sulla storia urbanistica di età romana con sicure ricadute anche sulla conoscenza delle vicende insediative di Roma stessa (la storia urbana di Gabii, almeno fino all’età medio repubblicana, sembra ricalcare quella dell’Urbs).
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