Le prime tracce di stazionamento nei sito di Dos Castel a Fai della Paganella, risalgono all’Età del Bronzo medio-recente (XIV secolo a.C.), che attestano frammenti di vaso; più consistenti risultano i reperti, relativi alla seconda frequentazione del sito, nel Bronzo recente (XIII-XII secolo a.C.) e Bronzo Finale (XI-IX secolo a.C.). Ma la frequentazione più significativa, risulta quella della Seconda Età del Ferro (V-IV secolo a.C.). In questa fase “Cultura Frizens-Sanzeno”, nota come “periodo retico”, si sviluppò sul dosso un grande villaggio, con case seminterrate, protette ai lati da muretti a secco, divise in vani, e in base al ritrovamento di impianti di assi e travi carbonizzati, si è ipotizzato avessero un corridoio o una buona soglia sistemata in un angolo. I resti delle case dell’abitato sono ben conservati, disposte a schiera a diverse quote, le une accanto alle altre a moduli unifamiliari, con doppi muri in comune, sistemate lungo il pendio del dosso su terrazzi rettangolari artificialmente. Le case erano di forma quadrangolare, in parte semi interrate e con la parte superiore in legno, con tetto probabilmente in paglia.
Il sito archeologico, dal quale si gode un'ampia vista panoramica sulla Valle dell’Adige, è facilmente raggiungibile a piedi in circa 20 minuti dall’abitato di Fai della Paganella (parcheggio in località Ori). È visitabile liberamente e corredato da pannelli informativi.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.