L’Archivio di Stato di Padova fu istituito nel 1948 in attuazione delle disposizioni di legge che prevedevano la creazione di istituti statali per la conservazione archivistica in ogni capoluogo di provincia, raccogliendo l’eredità dell’Archivio civico antico, istituto di conservazione creato nel XIX sec. da Andrea Gloria in seno al locale Museo civico, nel quale si concentravano gli archivi storici padovani.
L’Archivio sin dai primi anni di attività incrementò questo originario nucleo documentario sia con il portato dei propri compiti istituzionali mediante l’acquisizione della documentazione non più occorrente alle necessità ordinarie del servizio, versata da parte degli uffici periferici giudiziari, finanziari ed amministrativi dello Stato, sia attraverso importanti acquisizioni di interesse storico-culturale, tra cui il Fondo notarile (con documentazione dal XIV sec.), l’archivio della Prefettura, l’archivio del Tribunale e gli archivi del Catasto (con documentazione dal primo ‘800). Non meno significativa l’attenzione rivolta alla tutela e alla conservazione degli archivi privati: proseguendo un percorso già intrapreso dall’Archivio civico antico, l’Istituto continua ad accogliere archivi di persone e di famiglie di rilevante interesse per la storia di Padova e del suo territorio: il fondo pergamenaceo Negri-Obizzi-Sala, l’archivio Obizzi-Casa d’Austria-Este, gli archivi delle famiglie Orsato e Polcastro e l’archivio Arrigoni degli Oddi, cui è stato recentemente riunita la ricchissima biblioteca privata della famiglia.
Attualmente il patrimonio dell’Archivio di Stato, trasferito nella sede di via dei Colli a partire dal 1978, consta di oltre 25 km lineari di documenti, redatti su supporto cartaceo e pergamenaceo, oltre a consistente documentazione grafica (cartografia, elaborati tecnici, fotografie). Nell’Istituto, inoltre, è attivo dal 1988 un laboratorio di restauro.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.