Il patrimonio archivistico descritto nel SIAS costituisce una fonte di primaria importanza per la storia del territorio della città e dell'attuale provincia di Macerata a partire dal periodo dell'Antico regime fino ai giorni nostri.
Si segnalano in particolare l’archivio storico del Comune di Macerata, depositato in Istituto nel 1955, i fondi di varie magistrature del Governo pontificio (Curia generale della Marca di Ancona, Tribunale della Rota di Macerata, Governatore generale della Marca di Ancona) nonché quelli degli uffici periferici dello Stato unitario (Prefettura, Questura, Tribunale).
Di particolare interesse sono gli archivi notarili ed i catasti del territorio maceratese, dal Catasto gregoriano a quelli urbani, dei terreni e dei fabbricati. Le ultime acquisizioni in ordine cronologico sono costituite dagli archivi versati dalla Ragioneria territoriale dello Stato di Macerata e dal Tribunale di Macerata.
Particolare menzione meritano, infine, alcuni degli archivi di persona conservati, fra i quali quelli del notaio e musicofilo maceratese Augusto Marchesini, dell’eroe maceratese della seconda Guerra mondiale tenente Arturo Ciccolini, dell’esploratore bergamasco Giacomo Costantino Beltrami, del poliedrico artista genovese Giovanni Battista Tassara e, in ultimo, di Amedeo Ricci, primo direttore della Sezione di Archivio di Stato di Macerata.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.