Dal 2007 ha sede all'interno del complesso monumentale dell'ex carcere borbonico, nel padiglione un tempo destinato alla detenzione delle donne, La documentazione occupa circa 11.000 metri lineari collocati in moderni locali di deposito, in due piani interrati ricavati sotto il padiglione femminile.
L'Istituto conserva la documentazione delle antiche magistrature dell’ex Provincia di Principato Ultra, prima tra tutte la Regia udienza provinciale che aveva sede in Montefusco, il più importante nucleo attorno al quale si aggregarono i versamenti successivi. Conserva inoltre gli archivi prodotti dalle istituzioni amministrative e giudiziarie degli Stati preunitari e dello Stato italiano, archivi di enti religiosi soppressi, di enti locali, archivi notarili delle piazze della Provincia di Avellino, archivi privati di persone, famiglie e imprese storicamente rilevanti sul territorio, per un totale di circa 66.000 fasci, che abbracciano un arco temporale compreso tra il 1423 ed il 1960. .
Il documento più antico, una pergamena del 1324, è la concessione dell’officium baliatus alla vedova di Ruggero I Sanseverino, signore di Bisaccia; i fondi più recenti contengono atti giudiziari, di Prefettura, e di Stato civile, ancora in fase di riordinamento.
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