Secondo alcune fonti all'epoca romana era già presente un acquedotto. L'Acquedotto Svevo fu costruito nel XIII secolo da Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, per creare un canale nel centro cittadino per il trasporto acquifero dalla montagna di Pacentro fino alla piana di Pratola Peligna. Fu ridimensionato nel XVII secolo e tagliato nel 1706 con il grave terremoto. Oggi scorre in piazza Garibaldi. Ha arcate a tutto sesto in bianca pietra della Maiella. Il traffico vi scorre a passaggio limitato alfine di non danneggiare la struttura. L'acquedotto si trova nella parte occidentale di Piazza Garibaldi, delimitandone il confine con il corso Ovidio; è composto da tre tronchi: il primo lungo 76 metri con 15 archi gotici, il secondo 24 metri con 5 archi, e l'ultimo pezzo che ha un solo arco a tutto sesto lungo 4,92 metri. Il dislivello complessivo tra il primo e l'ultimo punto dell'acquedotto è di 106 metri di lunghezza, per un totale di 10 metri di dislivello.