Abbazia cistercense edificata tra il 1255 e il 1264, la struttura insiste su un colle su cui esisteva una chiesa benedettina e prima ancora un ospedale romano. Il complesso rappresenta una fusione tra stile gotico e romanico ed è costruito secondo la pianta tipica delle abbazie dell’Ordine Cistercense del XIII secolo, con grande chiesa a croce latina e con le cappelle adiacenti il coro.
Appartenente alla cosiddetta linea di Clairvaux (importante abbazia fondata intorno al 1115 da Bernardo di Chiaravalle), nel corso del XIV secolo San Pastore diviene una potenza economica con possedimenti in tutto il territorio reatino, bonificando e coltivando terreni e sostentando spesso anche la cittadinanza di Rieti nei periodi di necessità.
Con la commenda inizia il declino dell’Abbazia, dovuto alla cattiva gestione dei vari abati che col tempo alienarono tutti i terreni, azzerando le entrate dell’abbazia, che in breve tempo cadde in rovina e venne abbandonata. L’abbazia è stata oggetto di un lungo restauro che ha mantenuto e valorizzato il suo aspetto storico e monumentale originale.
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