Costruita nel 1124, ha una pianta quadrata con tre absidi e una cupola, impostata su un tamburo ampio e basso di forma cubica, che la sormonta, tipica delle cube. Tra il XVII e il XVIII secolo la chiesa subì una radicale trasformazione per adattarla ai nuovi canoni barocchi, divenendo a pianta ottagonale con copertura a falde. Nel 1947 si tentò di riportare la chiesa alle sue forme originarie, ma bisognò attendere fino agli anni Ottanta affinché questo gioiello dell'arte arabo-normanna riacquistasse le sue originali sembianze di monumento medievale.
Nell'interno si trova un piccolo altare, quattro colonne centrali e delle colonnine incassate negli spigoli delle tre absidi e una pavimentazione con un disegno a colori d'ispirazione islamica, caratteristiche architettoniche simili alla chiesa di San Cataldo di Palermo, della quale risulta coeva, e alla chiesa della Santissima Trinità di Delia a Castelvetrano. Di particolare interesse è il basamento sottostante, nel quale sono state rinvenute nel 1933 tracce di mosaici romani di tarda età imperiale.
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