La chiesa presenta una navata unica che ha conservato uno splendido pavimento in maiolica del secolo XVIII, purtroppo molto rovinato, attribuito al palermitano Niccolò Sarzana. L’opera più imponente è costituita da una grandiosa cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio: un manufatto di inestimabile valore, ma anche un incomparabile diaframma tra il mondo religioso e quello laico. L'abside è decorato da bellissimi stucchi di Bartolomeo Sanseverino e lo stucco-pittura sulla volta che rappresenta il Trionfo di San Benedetto attribuito ad Antonio Petringa (1755).
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