Su un’altura a poca distanza da Sambuca di Sicilia, rimangono le imponenti rovine di un centro, che visse tra l’VIII e il III sec. a.C. in un’area compresa tra l’area di influenza sicana e quella elimo-punica. Dal contatto con tali diverse culture discende la complessa fisionomia di questo sito, che grazie alla sua posizione eminente rivestì anche un’importante valenza strategica sia nella fase più arcaica in relazione al percorso della Selinuntia odòs, la strada che, collegando Selinunte con Akragas, consentì la penetrazione selinuntina, sia in età ellenistica, quando divenne, probabilmente, caposaldo di quel sistema di piazzeforti realizzato da Cartagine a difesa dei confini della propria eparchia in Sicilia. Si è proposto di identificare il sito con l’Adranon menzionato da Diodoro in relazione alla prima guerra punica, che i Romani tentarono invano di espugnare: le testimonianze di frequentazione si fermano comunque al III sec. a.C.
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