Dedicata a “Sanctu Nicola de Thatari”, viene citata per la prima volta nel Condaghe di San Pietro di Silki, risalente ai primi anni del secolo XII. Attraverso i secoli ha subito diversi mutamenti. Della fase romanica rimane un tratto di muro nella sagrestia sul quale, nella seconda metà del Duecento, venne edificato il campanile. Poi fu demolita e riedificata in stile gotico catalano in due fasi: la prima dal 1434 al 1444 e la seconda dal 1480 ai primi del Cinquecento. Nel retro dell’altare si può ammirare il coro, pregevole opera lignea di ebanisti sassaresi della seconda metà del XVII secolo. Al centro dell’altare maggiore è inserita la tavola raffigurante la Madonna del Bosco, risalente al Trecento, il cui culto risalirebbe alla coeva edizione altomedievale del primo impianto della chiesa. Degno di nota il mausoleo funebre neoclassico del Conte di Moriana, opera del canoviano Felice Festa.
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