La Casa Gramsci è oggi fondamentalmente un centro di documentazione e ricerca e sede di attività museali. Vi trova collocazione un itinerario sulla vita di Gramsci in Sardegna, gli studi, compresa l'Università, il pensiero, l'attività giornalistica e politica, la carcerazione e morte. Il museo è articolato in 6 sale: 3 nel piano terra, 3 nel piano superiore, più giardino e saletta. La casa è oggi anche una biblioteca e uno spazio espositivo per mostre temporanee.
Il piano terra è composto da un ingresso, tre ambienti e un cortile. Nella prima stanza è riprodotta su supporto in plexiglas la lettera scritta il 10 maggio del 1928 alla madre, nella quale ricorda di essere un detenuto politico e di scontare la pena per le sue opinioni. Segue quella che un tempo era la cucina, col soffitto a cannitzada tipico delle antiche case sarde ed il pozzo nascosto dietro uno sportello a due ante, ora adibita a luogo di incontro e studio. Una terza stanza ospita la biblioteca, con circa tremila volumi.
Una scala conduce dall'ingresso al piano superiore, dove un percorso didattico costituito da immagini, fotografie, effetti personali e documenti ci mostra la sua vita. Gli anni dell'adolescenza a Ghilarza, quelli della militanza politica e quindi la condanna, carcerazione e morte. Qui vi è anche il calco della sua maschera funebre. In una terza stanza troviamo la camera da letto di Gramsci col soffitto a “cannitzada” e una piccola finestra che si affaccia al cortile.