L’acquedotto romano di Olbia è il meglio conservato della Sardegna romana. Edificato in piena età imperiale (tra II e III sec. d.C.), trasportava le acque dalle sorgenti di Cabu Abbas fino alle terme della città antica attraverso un tracciato di 3,5 Km.
A Sa Rughittola– via Mincio è visibile una porzione lunga oltre un centinaio di metri, nella quale spiccano due arcate intere e una piscina limaria, documenta molto bene la monumentalità e la funzionalità di queste strutture, peculiari del mondo romano. Di fronte all’acquedotto è visibile una grande cisterna, forse destinata alle necessità idriche di una villa o di un latifondo, realizzata in opera cementizia mentre l’interno è rivestito di uno spesso strato di cocciopesto, utile per l’impermeabilizzazione.
Altri resti dell’acquedotto sono visibili in via Nanni e in via Canova.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.