Oltre diecimila pezzi costituiscono oggi il vasto, ricco e prezioso patrimonio del Museo di Storia della Medicina, grazie a importanti donazioni, depositi o acquisizioni diverse che, nel tempo, ne hanno a più riprese incrementato il nucleo originario, costituito da oggetti e libri appartenenti al fondatore Adalberto Pazzini.
Tra le collezioni presenti, particolare rilievo, per quantità e qualità di oggetti, riveste quella appartenuta ad Evan Gorga, un tenore di successo, vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, che decide di abbandonare la lirica, i teatri e la carriera per dedicarsi totalmente al collezionismo. In seguito ad indebitamenti, dovuti proprio alla sua dispendiosa passione, gli oggetti delle sue collezioni (per lo più strumenti musicali) vanno ad arricchire il patrimonio di diversi musei romani, tra cui quello di Storia della Medicina.
Le categorie di oggetti custodite dal Museo di Storia della Medicina sono costituite da vasi di farmacia, albarelli e idrie (oltre settecento in tutto) appartenenti a manifattura italiana di diversa provenienza, tra cui Faenza, Deruta, Caltagirone, Cafaggiolo ed altre ancora; farmacie portatili di rara perizia artigiana; oggetti attinenti all’igiene; vetrerie alchemiche (circa 600) e farmaceutiche (oltre 700 pezzi, tra cui vetri azzurri veneziani con ornati a colori, una collezione di bottiglie dipinte a mano, per la “manna” di San Nicola di Bari, un’altra di albarelli e rocchetti in vetro di Murano, ciotole, scatole e bottiglie in cristallo); ferri chirurgici destinati alla chirurgia generale, all’odontoiatria, all’ostetricia ed alfonsini del XVI sec. per l’estrazione dei proiettili delle armi da fuoco; strumenti di tortura, microscopi dei secoli XVII-XVIII di cui alcuni lavorati a mano, strumenti scientifici vari, quadri, mobili ed un’importante collezione di ex-voto del periodo romano.
Oltre alle collezioni Pazzini e Gorga, costituenti il nucleo principale degli oggetti, si ricorda la collezione Sarnelli, in gran parte composta da piante medicinali e la collezione Neuschuller comprendente principalmente vasi da farmacia e strumenti oculistici.
Alcuni reperti relativi all’arte dell’imbalsamazione costituiscono un deposito permanente dal Museo Egizio di Torino, di oggetti testimonianti l’antica civiltà egizia.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.