Costruito nel 28 a.C. subito dopo la vittoria di Azio su Marco Antonio e Cleopatra come imponente monumento funerario dinastico per Augusto e la sua famiglia, esso è il più grande sepolcro circolare del mondo antico. La gigantesca mole, che quasi uguagliava la vetta del vicino Pincio, era strategicamente collocata in prossimità della riva del Tevere, in modo da essere visibile da gran parte della città.
Il mausoleo ha pianta circolare con diametro di 87 metri ed è composto da una serie di cinque anelli concentrici con muri radiali che ne formano l’ossatura. L’esterno del mausoleo era rivestito da travertino per un’altezza di 12 metri e da un fregio dorico. Davanti all’edificio stavano due obelischi egiziani (ora collocati uno in piazza dell’Esquilino e l’altro in piazza del Quirinale); la porta era fiancheggiata dalle tavole di bronzo contenenti le Res Gestae Divi Augustae, sorta di riassunto delle gesta del princeps. Il monumento era orlato da una siepe di cipressi.
Si entra nel monumento per una galleria che conduce ad un muro a sezione radiale ai cui lati sono due passaggi che portano alla camera funeraria. La cella è circolare con tre nicchie ai lati, ed è circondata da un corridoio anulare. Al centro della cella si innalza un grande pilastro con all’interno una piccola stanza quadrata, la tomba di Augusto vera e propria. In cima al pilastro, all’esterno, ed in diretta relazione con la tomba, era la statua bronzea di Augusto che segnalava da lontano la posizione del mausoleo.
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