La scoperta della domus di largo Arrigo VII avvenne nel 1958 in occasione dei lavori di ristrutturazione del villino soprastante edificato negli anni Trenta. La domus, detta anche “Casa Bellezza” dal nome del proprietario del villino, è un importante esempio di edilizia tardo repubblicana di elevato livello sociale. Le strutture dell’abitazione che probabilmente affacciava sull’odierna via di Santa Prisca (clivus Publicius) si trovano attualmente a 12 metri di profondità e consistono di due stanze affrescate, realizzate in opus reticulatum con inserti in laterizio, che si aprono su un criptoportico in opus concretum, più un terzo ambiente tuttora interrato anch’esso probabilmente dipinto.
Del criptoportico si conserva un braccio per intero, mentre gli altri due sono visibili parzialmente, interrotti da fondazioni di epoca posteriore. Nel punto di unione dei bracci del criptoportico ha inizio un corridoio in salita che doveva portare al piano superiore purtroppo distrutto.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.