Progettata dall'architetto Luigi Moretti, l'Accademia della Scherma nasce architettonicamente come esperimento tipologico avanzato dell'Opera Nazionale Balilla, di cui il Moretti fu direttore tecnico. La Casa delle Armi, posta ai margini meridionali del Foro Italico, di fronte alla foresteria (poi Ostello, oggi parzialmente occupata da uffici e in attesa di destinazione) di Enrico Del Debbio, ha un impianto a elle. Il lato corto rivolto verso il Tevere è bipartito: cieco per metà e segnato da una griglia finestrata gigante orizzontale per l'altra metà. La seconda parte ospitava la vera e propria sala della scherma, lunga 45 metri e larga 25, che consentiva la presenza simultanea sulle pedane di 160 atleti. Le facciate sono rivestite uniformemente in marmo bianco di Carrara.
Le decorazioni esterne, come in grande mosaico, furono affidate ad Angelo Canevari.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.