L’Acquedotto Vergine (Aqua Virgo) è l’unico degli undici principali acquedotti di Roma antica rimasto ininterrottamente in funzione sino ai nostri giorni alimentando le monumentali fontane della città barocca, tra cui Fontana di Trevi. Inaugurato nel 19 a.C. da Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, trae probabilmente il nome dalla purezza e freschezza delle sue acque anche se una suggestiva legenda lo fa risalire alla fanciulla che indicò il luogo delle sorgenti ai soldati incaricati della ricerca.
L’Aqua Virgo aveva origine da sorgenti poste nell’Agro Lucullano, presso l’VIII miglio della via Collatina, nell’attuale località di Salone, e terminava in Campo Marzio dopo un percorso prevalentemente sotterraneo di oltre 20 chilometri.
Nelle tre sezioni dell’antiquarium sono stati raccolti i reperti rinvenuti durante la campagna di scavo: i preziosi rivestimenti in marmi policromi, le raffinate decorazioni (tra cui la celebre testa di Alessandro helios), i cosiddetti spatheia, anfore africane per il trasporto dell’olio, un meraviglioso “tesoretto” costituito da oltre 800 monete testimoniano le diverse fasi di utilizzo e di vita delle strutture portate alla luce
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