La costruzione del santuario è dovuta al fatto che, secondo la tradizione, nel 1678 una contadina sordomuta riacquistò miracolosamente l'uso della parola e dell'udito a seguito di una visione della Madonna nel luogo dove oggi sorge il santuario stesso.
La chiesa ha una pianta a croce latina, è decorata con stucchi ed affreschi del pittore andornese Pietro Lace e custodisce circa trecento quadri votivi lasciati da fedeli riconoscenti per le grazie ottenute. Il complesso religioso comprende anche alcune cappelle e l'abitazione per gli eremiti ai quali, fino al XIX secolo, era affidata la custodia del santuario.
Nei pressi del santuario sorgono cinque cappelle, costruite tra il 1710 e il 1716, che ospitano statue in terracotta in sintonia con la tradizione dei sacri monti prealpini. Le statue sono attribuite agli scultori della scuola valsesiana.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.