Il museo, situato al pian terreno del castello del paese, era composto da 3 grandi sale con volte affrescate del periodo Ottocentesco riguardanti le quattro stagioni, erano presenti grandi vetrine con al suo interno più di mille reperti, disposti in ordine d'epoca, a partire dalla preistoria fino ad arrivare ai tempi moderni. Tutt'oggi, nonostante il tempo passato, rimane comunque nella medesima forma e distribuzione.
L’allora sacerdote, don Florindo Piolo, fu incaricato dall’arcivescovo di Vercelli di raccogliere quanti più cimeli possibile di provenienza ecclesiastica, in quanto in quel periodo tantissimi oggetti venivano rubati oppure venduti a compratori privati. Lo scopo del parroco era quello di costruire un museo a Serravalle, non solo come deposito di materiali, ma come raccolta di ricordi storici, tra cui reperti d’epoca romana e medievale, oggetti di carattere etnografico, manoscritti, dipinti ed altro ancora.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.