Una struttura di oltre 2 mila metri quadrati consente di ospitare numerose testimonianze della tecnologia ferroviaria dai primi anni del ‘900 ad oggi. Le caratteristiche degli edifici e la loro ubicazione consentono di immaginare un nucleo che, avvalendosi delle tecniche e degli indirizzi della moderna museografia, sia capace di offrire diversi livelli di fruizione, con momenti di visita, di studio, di approfondimento scientifico e tecnologico, di interattività tra visitatori e macchine, di integrazione tra cultura, storia e turismo.
Il materiale documentario archiviato, attualmente in corso di catalogazione, attraverso prodotti multimediali e software interattivi, potrà essere consultato permettendo al visitatore di "navigare" nelle montagne, scavare tunnel, guidare locomotive a vapore, elettriche o treni ultramoderni. Nell'officina, ancora efficiente ed attrezzata, oltre all'esposizione di rotabili, si svolgono lavori di manutenzione e restauro di quei mezzi storici che hanno collegato l'Italia con gli stati confinanti, mentre nei locali della palazzina si prevede di realizzare un centro di documentazione sulla storia dei trafori ferroviari e stradali, sul rapporto tra l'uomo e le Alpi nel corso dei millenni, sui progetti futuri.