Il viaggio nel grande magazzino di 500 metri quadri segue un percorso tematico: si inizia dal lavoro agricolo con decine di aratri e gioghi in legno risalenti anche al 1700, macchinari del 1800 per la battitura del grano. E si susseguono i lavori da quello del fabbro con chiavi e incudini originali, del falegname con la prima sega circolare di Cuneo recuperata alla “Fratelli Laurenti”, del tipografo con una storica macchina di stampa a quello dei vigili del fuoco con due mezzi antiincendio del 1834 e 1920 recuperati a Reggio Emilia e a Roma. Vi sono attrezzi per l’allevamento dei bachi da seta, per il mestiere di casaro e anche per il “mestiere” di alpino.