La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto è un edificio di culto situato nel centro storico di Palermo.
All’ingresso si trova un vestibolo, ampliato nel 1683, con sopra una tribuna o coro, sorretta da due colonne tortili; aveva la funzione di separare l’ingresso dall’aula vera e propria e doveva essere frontale all’altare. Gli affreschi della volta sono di Alessandro D’Anna e F. Sozzi, rappresentano al centro l’incontro di Santa Caterina, la Madonna e il Cristo, nelle vele le Virtù allegoriche.
La decorazione in marmi mischi e tramischi venne applicata in un secondo tempo, tra la seconda metà del ‘600 e la prima metà del ‘700, trasformando lo stile del tardo-cinquecentesco, semplice e rigoroso, nel barocco, carico di simboli religiosi, ma dove le figurazioni rinascimentali non sono scomparse, anzi si sono ben amalgamate a tutto il resto. L’arte, secondo le Istructiones del Cardinale Borromeo, deve essere il mezzo per raccontare al popolo i libri sacri e spiegare l’importanza della fede.
Sulla volta, il Trionfo di Santa Caterina e la Gloria delle domenicane, affresco di Filippo Randazzo, con gli stucchi di Procopio Serpotta. In alto sui lati, della navata medaglioni in stucco con la storia di Santa Caterina. Nella parte bassa dei pilastri che indicano le cappelle, la rappresentazione simbolica dei temi biblici e del repertorio mariano.
La cupola è stata costruita soltanto nella seconda metà del ‘700 su progetto di Francesco Ferrigno. L’affresco è di Vito D’Anna e rappresenta il Trionfo dell’Ordine Domenicano. Nelle vele, agli angoli le allegorie dei 4 Continenti.
Sul lato destro del Transetto, il grande altare di Caterina D’Alessandria. Una vera e propria macchina scenica barocca, piena di simboli ,tutto decorato a marmi mischi e tramischi; è stato progettato da Andrea Palma. Al centro la statua di Santa Caterina, opera di Antonello Gagini (1534).
Ai lati la statua allegorica della Forza (a destra) e della Prudenza (a sinistra); in alto la Gloria di Dio Padre e gli angeli Musicanti, un medaglione in altorilievo. Autore G.B.Ragusa (1711-1713). Sui 4 pilastri che reggono la cupola, le 4 statue, anch’esse del Ragusa, che rappresentano i 4 Santi Domenicani principali: San Domenico, San Pietro martire, San Tommaso e San Vincenzo Ferrer (spagnolo insegnante di filosofia, detto l’angelo dell’Apocalisse per le sue prediche infuocate contro la corruzione e il vizio).
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.