Le Antiche Fornaci Maiorana sono un raro e prezioso esempio di archeologia industriale. Si tratta di un complesso preindustriale costituito da un frantoio per la produzione di inerti (pietrisco, ghiaietto e sabbia) e da due fornaci usate per la produzione di calce viva che nel dopoguerra era molto usata per costruire abitazioni. L’impianto sorge su un’area di circa 3.000 mq ubicata sopra una pirriera, cioè una cava di calcarenite dalla quale fin dal Settecento veniva estratto il materiale da costruzione e si articola su tre livelli compreso un’ampia parte ipogea. L’attività produttiva avviata da Sebastiano Maiorana rimase in funzione fino al 1968, quando si svilupparono nuove tecniche industriali che soppiantarono la fabbrica.
La struttura, in parte fuori terra, è caratterizzata da cunicoli sotterranei percorsi da binari sui quali scorrevano i carrelli metallici che trasportavano il materiale. Il calcare veniva estratto dalle falde del Monte Pellegrino, rotto in piccoli pezzi e trasportato nella fabbrica tramite carretti trainati da cavalli. I macchinari, le fornaci, le vasche, i cunicoli, i pozzi e gli attrezzi degli operai sono ancora visibili. Fanno parte del complesso anche il palazzo padronale a due elevazioni, un magazzino, le stalle per i cavalli, un frantoio e un silos per i materiali inerti.
Oggi è possibile visitare questo luogo così suggestivo grazie agli eredi Maiorana che hanno salvato le fornaci da sicuro degrado e distruzione. Infatti con i numerosi interventi di restauro realizzati e con le iniziative finora promosse se ne assicura la conservazione, la fruizione e la valorizzazione quali testimonianze storiche di una delle attività produttive più significative della città di Palermo.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.