La maggior parte dei manufatti presenti è costituita da ceramiche (circa 6000 pezzi), che sono distribuiti in diverse sezioni; una sala è intitolata a Filippo Palizzi, pittore ottocentesco, di cui il Museo conserva opere interessanti, come il disegno preparatorio del tondo con Leone e scena di caccia grossa (1881) e la Fontana con elementi naturalistici (1884).
Vi è poi la collezione di reperti archeologici, con pezzi provenienti dalla Magna Grecia, recuperati a Cuma, Teano, Bari, Brindisi oppure provenienti da raccolte private come nel caso delle opere donate da Palizzi stesso.
Tra i reperti egizi, donati al Museo dal principe Aslan D'Abro Pagratide e dal Museo Egizio del Cairo, vi sono alcuni pezzi del periodo tardo dinastico e del periodo tolemaico; del Iv-VI secolo d.C. sono invece le stoffe di derivazione copta ceduti nel 1909 dal Museo Guimet di Parigi.