Fondata nel 1594 durante il dogado di Pasquale Cicogna, fu l'ultima scuola ad essere stata riconosciuta "Grande", solo nel 1767, dal Consiglio dei Dieci.
Aveva inizialmente sede nel complesso conventuale della chiesa dei Carmini, la cui struttura ancora esiste sul lato ovest del campo omonimo; nel XVII secolo, su progetto dei due architetti Francesco Caustello e Baldassare Longhena, fu costruita la grande sede attuale.
Nel 1807 fu la confraternita che faceva capo alla scuola fu soppressa per decreto napoleonico. Tuttavia, nel 1853, l'impero austriaco concesse la riapertura della scuola, che continua la sua attività ancora oggi, essendo sede di iniziative culturali, oltre che polo museale di rilievo.
Situata al secondo piano, è la sala di maggiore rappresentanza in quanto destinata alle riunioni plenarie, come quelle per le elezioni degli organi di governo, ma anche alle grandi cerimonie di importanza cittadina. Corrispondente per posizione e dimensioni, se non per la maggiore profondità della nicchia dell'altare, alla sottostante cappella, è arricchita in tutte le sue parti dalle più preziose opere. Tra queste è particolarmente famoso il soffitto con i dipinti di Giambattista Tiepolo incorniciati dai preziosi stucchi con putti, motivi vegetali e modanature mistilinee ad opera di Abbondio Stazio.