Al piano terra di Palazzo dei Priori è ospitata la Sala Perottiana, che prende il nome dall’insigne umanista Niccolò Perotti (1430-1480), in cui è custodita una preziosa raccolta di reliquari bizantini e fiamminghi, tra cui l’Icona di San Demetrio, il pezzo artisticamente più ricco e più raro della raccolta stessa. L’icona, opera d’arte bizantina di piccole dimensioni realizzata alla fine del XIV secolo, è un mosaico su supporto ligneo rivestito in lamina d’argento sbalzato e dorato.
Il grande valore di questa icona musiva portatile è rappresentato dalla sua rarità, in particolare per la tecnica di realizzazione, completamente diversa da quella dei mosaici parietali o delle icone musive di grandi dimensioni. Si tratta di opere realizzate su un supporto ligneo, con bordi leggermente rialzati, sul quale veniva steso prima uno strato di cera e resina e successivamente applicate le minute tessere costituite da rame, piombo, pietre semipreziose colorate e marmi. Considerando che la grandezza delle tessere non supera la testa di uno spillo, a differenza delle altre la costruzione di queste icone portatili richiedeva grande abilità e precisione, rendendo così di fatto limitata la loro produzione.