Inaugurata il 13 novembre del 2005, la pinacoteca civica "Mons. Armindo Ricci" è nata grazie alla donazione, tramite la quale Monsignor Ricci lasciava i suoi quadri, insieme ad "altre robbe et argenti" affinché fosse creato un monte di Carità. Nel 1929 il monte di Carità viene soppresso e il suo patrimonio passa al comune. La pinacoteca di palazzo Ricci ospita circa quarantasei oggetti tra dipinti e bassorilievi, arredi e paramenti sacri che risalgono al XVII secolo oltre ad una raccolta di libri del ‘ 600.
La maggior parte delle tele della collezione sono a soggetto religioso (S. Caterina, S. Maria Maddalena, S. Sebastiano) o consistono in ritratti (tra i quali troviamo quelli dello stesso Mons. Ricci e di Clemente IX Rospigliosi), ma non mancano altri soggetti come paesaggi o nature morte. Di notevole pregio è una Crocifissione in olio su rame con cornice dorata, ad oggi di attribuzione incerta, che il Colucci nel 1700 attribuiva per la sua bellezza al celebre pittore bolognese Guido Reni. Inoltre troviamo due bassorilievi lignei di piccole dimensioni, raffiguranti Il riposo nella fuga in Egitto e l’Adorazione dei pastori, di elevata raffinatezza nella tecnica esecutiva che danno l’impressione che le figure escano dal supporto.