Il parco paleontologico di Notarchirico è un sito all'aperto del Paleolitico inferiore, datato a circa 359.000 anni fa e situato nelle vicinanze di Venosa. L'importanza del parco è data dal fatto che è uno tra i siti europei sul Pleistocene Medio meglio conservati e ricchi di materiali. Nel giacimento, scoperto nel 1979 in seguito ad una ricognizione effettuata dall'Istituto Italiano di Paleontologia Umana, sono stati effettuati numerosi scavi condotti dal 1980 al 1985 e diretti dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata, che hanno portato alla luce diversi strati abitativi molto estesi con la presenza di manufatti associati a resti di elefanti, bovidi e cervidi. Un cranio di Elefante è stato rinvenuto in posizione capovolta, con entrambe le zanne in connessione anatomica e con la mandibola, priva di entrambi i rami ascendenti, dislocata in prossimità dell'estremità anteriore della zanna destra. Oltre a questo ritrovamento, di notevole interesse è anche la presenza nel sito di Palaeoloxodon antiquus, di Bovidi (Bos primigenius e Bison schoetensacki) e di Cervidi (Dama clactoniana, Cervus elaphus e Megaceros solilhacus) insieme a più rari resti di rinoceronte, lepre, tartaruga e qualche uccello.
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