Il Palazzo delle Prigioni, affacciato sul bacino di San Marco, al di là del Ponte della Paglia e unito a Palazzo Ducale dal celeberrimo Ponte dei Sospiri, è opera dell’architetto Antonio Da Ponte che, a partire dal 1589, riprese la costruzione iniziata da Giovanni Antonio Rusconi nel 1563. L’edificio fu completato poi da Antonio e Tommaso Contino (nipoti del Da Ponte) attorno al 1614. Il Palazzo ospitava una delle più antiche magistrature della Repubblica di Venezia “I Signori di Notte al Criminal”: tale organo di rilievo era costituito da sei membri che rappresentavano i sestieri della città e ricopriva compiti di sorveglianza e polizia, oltre a quello di istruire i processi. A partire dal ‘700 i locali del Palazzo furono utilizzati in via transitoria anche come infermeria delle carceri di Palazzo Ducale e per i prigionieri in attesa di giudizio, come Niccolò Tommaseo e Daniele Manin nel 1848. Tuttavia questa sede storica, nei secoli successivi, è stata utilizzata per molteplici attività e funzioni di varia natura fino a giungere al 1922.
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