Il museo raccoglie nelle sue sale, che si sviluppano su una superficie di 300 metri quadrati, alcune centinaia di opere del vasto patrimonio artistico del santuario di San Gabriele, testimonianze della storia artistica e religiosa che si è sviluppata nel corso di secoli, soprattutto dopo gli eccezionali eventi accaduti intorno alla figura di San Gabriele dell’Addolorata (1838-1862).
Nel museo sono esposti oggetti risalenti all’inizio della storia del santuario e dell’epopea di San Gabriele (due lettere di San Gabriele del 1856 e 1861) e all’ultimo decennio dell’Ottocento, quando al santuario già arrivavano le prime donazioni: pianeta, candelieri e patena donati da Ornano Grande, S. Pietro e Villa Pretara, tutti paesi nei dintorni del santuario. Poi sono raccolti preziosi oggetti e arredi liturgici (pianete, calici, ostensori, reliquiari, candelieri, ecc.) acquisiti dal santuario a partire dalla fine dell’Ottocento, fino agli anni Sessanta del Novecento.
E poi c’è l’interessante collezione di ceramica “povera”, di uso familiare, proveniente quasi totalmente da Castelli, donata al santuario, come ex voto, da varie famiglie della zona negli anni Sessanta del Novecento, ma risalente comunque a un’epoca che va dal Seicento alla prima metà del Novecento.