Il Museo Petrarchesco Piccolomineo è stato inaugurato nel dicembre 2003 per valorizzare il patrimonio costituito dalla collezione riguardante Francesco Petrarca (1304-1374) ed Enea Silvio Piccolomini (1405-1464), lasciata alla città di Trieste dal conte Domenico Rossetti de’Scander nel 1842.
Si conservano diverse tipologie di beni culturali: libri a stampa, manoscritti, una sezione iconografica e numerosi documenti d’archivio, utili a delineare la genesi della collezione e la storia del fondo.
Il nucleo originario del lascito era costituito da 2000 opere delle sezioni petrarchesca, piccolominea e umanistica, che negli anni sono state incrementate con opportuni acquisti e con donazioni di privati fino a raggiungere le attuali proporzioni di circa 6000 volumi. Il patrimonio di libri antichi a stampa consiste di 121 incunaboli, 638 cinquecentine, 197 esemplari risalenti al secolo XVII e 295 volumi impressi nel XVIII secolo.